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Arriva l'Holter del respiro. Utile per il monitoraggio dei pazienti h24

Pneumologia Redazione DottNet | 15/10/2018 15:48

E' un braccialetto per il monitoraggio continuo del respiro, che registra i livelli di ossigeno nel sangue e monitora la funzionalità respiratoria in modo accurato e giornaliero

Arriverà presto in Italia e potrebbe diventare un prezioso alleato di tanti malati cardiopolmonari: è il primo 'holter del respiro' per il monitoraggio 24 ore su 24 della funzionalità respiratoria.  Frutto della ricerca italiana, il nuovo strumento è stato presentato al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP) di Venezia. Si tratta dunque del primo braccialetto per il monitoraggio continuo del respiro, che registra i livelli di ossigeno nel sangue e monitora la funzionalità respiratoria in modo accurato e continuo H24.

Ora in fase di registrazione, sarà disponibile in Italia dalla primavera del 2019. Il dispositivo è un braccialetto simile a uno swatch, leggero e senza fili che per la prima volta anziché contare i passi conta i respiri: il monitor da polso che registra i livelli di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e il movimento nelle diverse condizioni di vita, come sforzo, sonno, attività quotidiane, diventerà un alleato per i pazienti con patologie cardiopolmonari, dallo scompenso cardiaco alla broncopneumopatia cronica-ostruttiva, e potrà forse mandare in soffitta esami tradizionali come il test del cammino che rileva l'ossigeno nel sangue solo in un dato momento, senza dire molto di ciò che avviene nell'arco della giornata. Il nuovo strumento è stato ideato e messo a punto da un team di pneumologi italiani composto da Fernando De Benedetto, Direttore Scientifico della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (FISAR), Claudio Maria Sanguinetti, Presidente FISAR, Stefano Nardini, Presidente SIP e Paolo Palange, Direttore della Pneumologia Università Sapienza di Roma.

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Il braccialetto "è leggerissimo, senza fili ed è stato progettato per superare tutte le limitazioni tipiche degli strumenti di registrazione, per esempio la necessità di un qualsiasi intervento da parte del paziente che non deve fare nulla nel processo di rilevazione e registrazione dei dati - spiegano De Benedetto e Sanguinetti -. Per niente invasivo, ci si può dimenticare di averlo addosso mentre rileva e registra in continuo, per lunghi periodi di tempo e in maniera estremamente accurata tutti i parametri clinici di interesse, primo fra tutti il livello dell'ossigeno nel sangue. E grazie alla sua struttura, l'utilizzo può essere esteso a pazienti affetti da qualsiasi tipo di malattia". Il nuovo device, rileva inoltre Palange, "nasce dalla consapevolezza che la popolazione è sempre più anziana e quindi sempre più affetta da patologie cardiopolmonari che richiedono un attento monitoraggio. Il braccialetto consente anche di far emergere episodi di calo dell'ossigeno nel sangue da sforzo o nel sonno, che altrimenti non sarebbero rilevabili, definendone la gravità, per aiutare quindi a identificare le strategie terapeutiche più corrette".

Il braccialetto potrà essere indossato per 24 ore di seguito proprio come l'holter cardiaco e "può rivelarsi molto utile per la diagnosi precoce dell'insufficienza respiratoria da malattie come la BPCO, le patologie interstiziali del polmone o i disturbi respiratori del sonno", osserva Nardini. Se confermato dagli studi clinici in atto, conclude l'esperto, "si tratterà di un notevole passo avanti nel processo diagnostico che si potrà tradurre in una riduzione degli errori nella gestione della malattia e in una accelerazione del processo terapeutico, con una diminuzione dei costi dell'assistenza".

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